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 exhibitions 

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I'M NATURE, and you? 
Ipogeo MateraSum. Matera

05/12/2019 - 31/12/2019

Collettiva sperimentale che mette insieme artisti legati ad una particolare sensibilità verso l’ambiente ed il rispetto nei confronti di tutti gli esseri viventi. Il tema Ambiente negli ultimi anni ha risvegliato gli animi ed è giusto che anche l’arte si presti a essere volano di sensibilizzazione.

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Si inaugura giovedì 5 dicembre, in occasione di Matera 2019, presso Ipogeo Matera Sum via Recinto XX Settembre, 7 Matera, la collettiva d’Arte Contemporanea “I’M NATURE. And You?” presenzieranno all’apertura gli artisti ed il curatore della mostra Marilena Morabito. “Siamo confinati in un mondo effimero e malvagio che noi stessi abbiamo e stiamo costruendo nel tentativo di plasmarlo con la cieca convinzione di un’evoluzione che non mantiene né rispetta il rapporto con la natura, dimenticando totalmente cosa siamo e finendo per fortificare ciò che in realtà porta all'autodistruzione. La presunzione e la convinzione di possedere un’intelligenza ad uso esclusivo, ci ha condotti verso una totale ed assoluta ignoranza. “I migliori mezzi utilizzati nel peggiore dei modi”. Ci arroghiamo la presunzione di decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato non solo per noi ma, per tutto ciò che ci circonda. Padroni di un sistema che ci è dato solo in prestito, credendo al contrario di detenerlo abbiamo spartito i territori attraverso confini e dettando regole che spesso contravvengono alle leggi della natura. L’ossessione perentoria al “miglioramento” dello stile di vita, soprattutto economico, ci ha allontanati dalle origini, da ciò che era il rispetto verso un ambiente che ci ospita e di conseguenza verso noi stessi, verso i nostri simili e verso chi, per propria natura, è completamente diverso dall’essere umano”. Che cos’è “I’m Nature”? E’ una collettiva sperimentale che mette insieme artisti legati ad una particolare sensibilità verso l’ambiente ed il rispetto nei confronti di tutti gli esseri viventi. Il tema “Ambiente” fortunatamente” negli ultimi anni ha risvegliato gli animi ed è giusto che anche l’arte si presti a essere volano di sensibilizzazione nei confronti di questo tema. La collettiva aprirà al pubblico il 5 Dicembre e si chiuderà il 31 dicembre 2019 presso gli spazi di “Ipogeo MateraSum” (https://www.ipogeomaterasum.com), parte della città sotterranea di Matera e coinvolge gli artisti: Santo Alessandro Badolato, Francesco Barilaro, Alberto Criscione, Ninni Donato, Giuseppe Ferrise, Angelo Gallo, {movimentomilc}, Oreste Montebello (in collaborazione con: Edoardo Cicchetti, Cecilia Fabiano, Franco Procopio, Claudio Metallo, Francesco Gallico, Ass. Y Cassiopea, LenaO, Vincenzo Zicaro, Ernesto Sestito), Collettivo NoMade, Costantino Rizzuti, Zeroottouno. Info: “I’M NATURE, AND YOU?”. Collettiva d’Arte A cura di Marilena Morabito Direttore della grafica Angelo Gallo Coordinamento generale e ufficio stampa: Associazione ACAV

 

MIMESI 
ExCOMAC. Soverato

02/08/2019 - 16/08/2019

Si inaugura lunedì 12 agosto presso l’ex COMAC in via San Giovanni Bosco a Soverato, la mostra fotografica di Isabella Tassone “MIMESI” presenzieranno all’apertura l’artista Tassone il Sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, il curatore della mostra Marilena Morabito ed il Critico d’arte Roberto Sottile.
Il vernissage sarà impreziosito da un concerto musicale dei “Tones One Tone” con Karen Possella, Martina Scarfone, Paola Tavano, Rocco Cerminara ed Evelina Desantis. Durante la serata l’artista Tassone realizzerà una performance artistica andando a ricreare, sui modelli Giuseppe Salerno e Giovanna Spinzo, l’effetto delle foto trasponendo nella realtà il proprio scatto fotografico.

Il corpo - dice la Morabito - è da sempre linguaggio dell’estetica e dell’espressione artistica. Pose plastiche ed eleganti, movenze lascive, atti di timidezza, forme severe, dolore e gioia. Un corpo umano è in grado di esprimere ogni cosa, dedito a gestualità superbe che siano esse innate o riprodotte per emulazione inconsapevole. Ma nelle espressioni artistiche tutto muta, i sensi si amplificano e divengono poesia ed estasi appagante, possiamo osservare, possiamo toccare, possiamo annusare senza essere giudicati senza tabù, l’arte dona la libertà di guardare senza, apparentemente, compiere alcuna forma di peccato. La fotografia di Isabella Tassone nella sua personale “Mimesi” ci fa pensare alla creazione, all’argilla dei racconti biblici usata per un progetto divino destinato a divenire altro. Una rinascita, di corpi già adulti che assumono cadenze da moviola nonostante l’immagine sia oggettivamente statica. Corpi e luogo che si fondono, coperti di una stessa coltre materica, così l’EX COMAC e gli scatti della Tassone divengono un progetto unico e simbiotico, sembra quasi che l’ex fabbrica abbia creato questi personaggi adamitici e li abbia fatti propri incastrandoli nelle sue strutture materiche colme di ricordi.
Durante l’inaugurazione della Mostra fotografica “Mimesi” a cura di Marilena Morabito con il coordinamento dell’Associazione ACAV che si inaugurerà il 12 agosto alle ore 18:30 presso gli Spazi dell’EX COMAC a Soverato, verrà presentato il catalogo della mostra. La mostra ad ingresso gratuito rimarrà installata fino al 16 agosto 2019.

 

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CHARITAS 
San Francesco di Paola
Spazi espositivi Corso Telesio. Cosenza

01/08/2019 - 15/09/2019

Aprirà i battenti giovedì 1 agosto alle ore 18:30, negli Spazi Espositivi di Corso Bernardino Telesio 17 a Cosenza (ex MAM – Museo delle Arti e dei Mestieri)), la collettiva d’arte “Charitas”, alla presenza del Presidente della Provincia Francesco Iacucci e del mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e rimarrà aperta al pubblico fino al 24 settembre 2019 con ingresso gratuito. Il coordinamento dell’esposizione è dell’Associazione Culturale Arti Visive, la mostra è a cura di Marilena Morabito. “Charitas” è una collettiva d’Arte fortemente voluta dal mecenate Roberto Bilotti, che in questi anni ha collezionato più di 50 opere dedicate all’immagine iconografica del Santo Calabrese realizzata da artisti di valenza internazionale.

Il progetto è stato accolto con entusiasmo dalla Provincia di Cosenza, nella persona del Presidente Francesco Iacucci che ha messo generosamente a disposizione risorse umane e spazi espositivi. Tutti gli artisti si sono approcciati al tema in modo quasi mistico, realizzando delle opere, di mirabile linguaggio artistico, legate all’immagine del Santo e gli eventi che hanno caratterizzato la sua affascinante e ascetica immagine di religioso. Una mostra che cade – e non per caso – nel centenario della canonizzazione del Santo Patrono della Calabria e della gente di mare e che vuole rendere omaggio non solo alla figura del grande santo, ma anche e in special modo a quella di un figlio illustre della nostra terra che ne ha proiettato nel mondo i valori, l’identità e l’orgoglio.

Un evento di alto livello quello che si aprirà presso gli Spazi Espositivi della Provincia di Cosenza, che con il sostegno a questa iniziativa vuole rilanciare anche il messaggio dell’accoglienza, del rispetto e della solidarietà, temi molto cari a San Francesco di Paola e da sempre parte delle radici della nostra gente.

 

radio noMade In Arberia 
Palazzo Oneto di Sperlinga . Palermo

23/08/2018 - 04/11/2018

Apre giovedì 23 agosto presso il Palazzo Oneto di Sperlinga in via Bandiera 24 a Palermo, l’installazione di arte contemporanea “In Arberia” del Collettivo noMade all’interno di “Ghostspace” (Collettiva d’arte contemporanea allestita nel sottotetto di palazzo Oneto di Sperlinga) che dopo “Salìbah” si acquisisce un altro tassello evolvendosi con contaminazioni di ulteriori artisti ospiti ed eventi legati all’architettura e all’arte.

Il progetto è in totale condivisione con i padroni di casa Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e Cesira Palmeri di Villalba curato da Marilena Morabito e organizzato dall’Associazione Acav.

Arberia è il nome che usano gli Arbëreshë (Albanesi d’Italia) per definire la loro nazione “sparsa” nell’Italia meridionale. Una nazione dispersa geograficamente in molti luoghi ma unita dalla lingua. Infatti, l’antica lingua arbëreshë è stata parlata e trasmessa per generazioni dai discendenti di quei “migranti” che fuggirono dall’impero Ottomano e vennero a stabilizzarsi in Italia tra il XV e XVI secolo. Una lingua che si è posta dunque come una sorta di confine, di argine, di contenitore identitario, scavalcando e mettendo in questione l’idea consueta di confine amministrativo-territoriale.

Negli ultimi cinquant’anni, con l’abbandono dei paesi arbëreshë per via del fenomeno migratorio che ha riguardato tutto il Meridione e per la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa che hanno unificato la penisola sotto una stessa lingua, l’arbëreshë è sempre meno praticato. Il riconoscimento di queste comunità come parti di una “minoranza linguistica” non basta per mantenere vivo un idioma che si sta perdendo tra i ricordi dei più anziani e nei canti dei più giovani.

Radio noMade esplora parte di tale nazione (Albania d’Italia) mettendo a fuoco le sue peculiarità e dando forma ad una Geografia dell’Altrove. Il collettivo noMade presenta un’istallazione che ripercorre il lavoro: una sintesi che offre una riflessione poetica intorno alle nostre comuni radici mediterranee e la conoscenza primigenia. Il visitatore è invitato all’ascolto di un soundwalk che delinea un percorso sinestesico nei meandri della memoria collettiva.

Per la chiusura di Manifesta12, il collettivo presenterà la performance di teatro sensoriale al Teatro Mediterraneo dal 2 al 4 novembre.

Radio noMade è in diretta grazie ad un collettivo di artisti-ricercatori che crede nella forte suggestione del suono come mezzo con il quale l’uomo ascolta e viene ascoltato. Radio noMade propone di concentrarsi sull’immaginario di paesaggi sonori nel quale il fruitore possa trovare la sua libertà di creazione.

Il fuoco è posto sui processi di comunità attraverso la creazione di un Archivio Vivo. Il collettivo affonda le sue radici nel concetto di nomadismo che assunto come categoria interpretativa del mondo ne coglie il suo continuo divenire, il suo non essere mai lo stesso, la sua relatività.

In Arberia verrà allestita nel sottotetto del palazzo, aprirà giorno 23 Agosto 2018 ore 17:45 alla presenza di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e Cesira Palmeri di Villalba e rimarrà aperta al pubblico fino al 4 novembre 2018 con ingresso gratuito.

Il coordinamento è dell’Associazione Culturale Arti Visive, la mostra è a cura di Marilena Morabito. Si ringrazia il dott. Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona aver condiviso e permesso la realizzazione di questo progetto. Inoltre si ringraziano i partner KoArt, Castellinaria e Gnosis per il supporto e la buona riuscita dell’evento.

 

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Sottoterra 
Palazzo Oneto di Sperlinga . Palermo

23/08/2018 - 01/10/2018

Si inaugura giovedì 23 agosto 2018 al piano interrato di Palazzo Oneto di Sperlinga in via Bandiera 24 a Palermo, la collettiva di arte contemporanea “Sottoterra”. “Sottoterra”, è una doppia esposizione degli artisti dell’Accademia di Palermo, Gabriele Faletra e Cristina Tognetti, che permette di avere una possibilità di dialogo fra le sculture in argilla del Faletra e le tele dai colori vivaci con simboli quasi ancestrali della Tognetti. Gli artisti sono in una fase sperimentale e con un linguaggio ancora acerbo ma, tuttavia, se ne percepisce il suo percorso diretto verso una scelta stilistica netta e decisa. Incontro fra terra e colore su tela in un luogo suggestivo come il piano interrato di Palazzo Oneto di Sperlinga a Palermo saranno cornice di questo dialogo fra giovani artisti.

La collettiva d’arte “Sottoterra” allestita nel piano interrato del palazzo, si aprirà giorno 23 agosto 2018 ore 17:25 e rimarrà aperta al pubblico fino al 1 ottobre 2018 con ingresso gratuito. Il coordinamento è dell’Associazione Culturale Arti Visive, la mostra è a cura di Marilena Morabito. Si ringrazia il dott. Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona aver condiviso e permesso la realizzazione di questo progetto. Inoltre si ringraziano i partner KoArt, Castellinaria e Gnosis per il supporto e la buona riuscita dell’evento.

 

SALIBAH
Palazzo Oneto di Sperlinga . Palermo

14/07/2018 - 04/11/2018

Salìbah dall’arabo “incrocio” “crocevia”, nasce come una traccia di cannella, bucce di cipolla, curcuma, arance, vino, origano, timo, ibisco e petali di fiori su cotone naturale.

Queste essenze, oggetto per secoli di scambio e commercio nel Mediterraneo portano con se una memoria di spazio e di tempo. Recuperate dagli scarti del mercato della Vucciria, del Capo e di Ballarò, tingono di una nuova vita i corpi dell’installazione. I drappi rincarnano le tracce di un percorso a ritroso (e futuro?) attraverso le alchimie di evoluzioni che formano le migrazioni dei popoli. L’opera installativa è stata pensata dall’artista Fabio Baldo nato e cresciuto sulle rive del Lago di Garda, e laureato in architettura al Politecnico di Milano e alla TU Delft in Olanda. Ha lavorato presso lo Studio Mumbai in India dove ha abbandonato matita e carta per unirsi ad un gruppo di artigiani ed ebanisti di generazioni provenienti dal Rajasthan. Attualmente Baldo vive e lavora a Lisbona. Salìbah allestita nel sottotetto del palazzo, aprirà giorno 14 luglio 2018 ore 19:00 alla presenza di Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona e Cesira Palmeri di Villalba e rimarrà aperta al pubblico fino al 4 novembre 2018 con ingresso gratuito. Il coordinamento è dell’Associazione Culturale Arti Visive, la mostra è a cura di Marilena Morabito.

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GHOSTSPACE
Palazzo Oneto di Sperlinga . Palermo

16/06/2018 - 04/11/2018

Apre sabato 16 giugno presso il Palazzo Oneto di Sperlinga in via Bandiera 24 a Palermo, la collettiva di arte contemporanea Ghostspace.

La collettiva, che nasce da un progetto condiviso fra Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, Cesira Palmeri di Villalba, Marilena Morabito e l’Associazione Acav e si compone delle opere di Dario Agrimi, Collettivo Art3e, Giuseppe Barilaro, Francesco Barilaro, Sergio Fiorentino, Angelo Gallo, Federico Giampaolo, Lucy Mey, Stefano Milazzo, Franco Paternostro, Luigi Rovella, Ignazio Schifano, Gianluca Sità, Marco Stefanucci, artisti di varia appartenenza stilistica e linguaggi contrastanti.

 

Ghostspace è un esperimento espositivo che nasce dalla necessità di identificare luoghi che ufficialmente possono apparire inesistenti se legati ad un sistema di manifestazione ufficiale come lo può essere Manifesta 12 a Palermo. Spazi e luoghi soltanto sfiorati dalla foga degli eventi che stanno li impassibilmente immobili quasi invisibili alla folla ma che riescono a farsi percepire come presenza. La città di Palermo, in questi mesi, sarà aperta all'arte e forme artistiche di ogni genere dando la possibilità anche di visitare edifici storici da lungo tempo interdetti al pubblico. L'esposizione di una collettiva d’arte contemporanea all'interno di Palazzo Oneto di Sperlinga a Palermo vuole essere una sorta di proposta alternativa ad eventi di grossa portata tentando non di ridare dignità ad uno spazio, in quanto azione non necessaria, ma di renderlo percepibile nella sua attuale condizione di presenza e di essenza. Ghostspace per tali necessità ne occupa spazi inusuali che altrimenti non verrebbero fruiti in una sorta di ballata, adagiandosi teneramente e con riverenza su ciò che incontra.

 

Il progetto “Ghostspace”, insieme ad altre manifestazioni artistiche di rilevanza internazionale che si svolgeranno contestualmente all’interno dell’edificio, sarà uno dei motivi di apertura di palazzo Oneto di Sperlinga per la prima volta dopo anni di chiusura al pubblico e che lo renderà nuovamente fruibile, grazie alle sinergie intraprese fra il dott Bilotti, la Regione Sicilia e la Soprintentenza. Il palazzo nel 1758 venne riconfigurato da Antonino Oneto Valguarnera Duca di Sperlinga, conferendogli l’aspetto attuale di edificio nobiliare settecentesco. I soffitti dei saloni del piano nobile e del primo piano furono affrescati nel 1746 da Gaspare Serenario con la “Gloria del Principe e tre Allegorie di Virtù”. Nei primi dell’800 il palazzo pervenne ai Burgio duchi di Villafiorita e ospitò il circolo nobiliare della “Conversazione del Fiore”, il quale durante il Carnevale Palermitano organizzava spettacoli in maschera e feste da ballo. Dopo un lunghissimo periodo di abbandono e di degrado, il Palazzo è stato acquisito dal mecenate Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona che sta realizzando negli anni un complesso intervento di restauro.

La collettiva d’arte “Ghostspace” allestita nel sottotetto del palazzo, si aprirà giorno 16 giugno 2018 ore 19:00 alla presenza dei padroni di casa Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona e Cesira Palmeri di Villalba e rimarrà aperta al pubblico fino al 4 novembre 2018 con ingresso gratuito.

Il coordinamento è dell’Associazione Culturale Arti Visive, la mostra è a cura di Marilena Morabito.

Si ringrazia il dott. Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona aver condiviso e permesso la realizzazione di questo progetto. Inoltre si ringraziano i partner KoArt, Castellinaria, Gnosis e Visual per il supporto e la buona riuscita dell’evento e lo sponsor tecnico Plastidea.

 

Al di là del Viaggio...
Mostra fotografica di Gerardo Fortino

28/10/2017 - 28/11/2017

Il fotoreporter Gerardo Fortino, cosentino d’origine, ha deciso di esporre il frutto dei suoi viaggi, nelle Baraccopoli di Dandora e Korogocho in Kenya e quelle del Popolo dei Binari di Calcutta in India, all’interno dello spazio espositivo del MaM (Museo delle Arti e dei Mestieri).

Gerardo Fortino la passione per la fotografia e per i viaggi ce l’ha da bambino, un occhio alle montagne e al mare della Calabria, l’altro ai reportage di National Geographic. Fino a quando arriva in regalo una macchina fotografica, i primi scatti, il pallino del reportage, i primi progetti, i riconoscimenti. Lo scorso anno Fortino è stato chiamato ad esporre alla Triennale di Milano, a gennaio sarà a Roma per la Biennale d’Arte Internazionale. Le sue foto, già esposte a Roma e nel Salone d’Onore della Triennale di Milano, hanno come scopo il mostrare attraverso il proprio sguardo ciò che s’insidia nei contesti più rurali dell’Africa e dell’India, mostrando quello che vi è “Al di là del viaggio”. La mostra è a cura di Marilena Morabito e gli allestimenti a cura di Franco Paternostro.

Quanto è lungo un viaggio? – si interroga Marilena Morabito curatrice della mostra-. Dipende, con probabilità, dal coraggio che si ha nell’affrontarlo, dipende da quante e quali storie si vogliono raccontare. Il rischio è quello di vedere quel che, fino ad oggi, distrattamente hai visto nelle scatole mediatiche e che difficilmente avresti immaginato. La fotografia rende indelebili frame come se fosse la nostra memoria a prendere forma stampando con getti di inchiostro ciò che in quel secondo si è visto. Questa mostra fotografica vuole essere una denuncia quasi romantica ed allo stesso tempo crudele, di quello che è una realtà molto diversa da quella che conosciamo qui in Occidente. Il fotoreporter Gerardo Fortino, ha voluto guardare con occhi (quasi) innocenti e sicuramente curiosi per poterci portare un pezzo di “un altro mondo”. Forse, non solo in questa occasione dovremmo guardare “Al di là del Viaggio”.

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Questa esposizione fotografica è l’ennesima tra le tante mostre già organizzate presso il MAM, spazio espositivo che nell’arco dell’ultimo anno, grazie alla disponibilità del Presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci ed al coordinamento fra il direttore scientifico Roberto Bilotti e l’Associazione Acav sta aprendo le porte a nuove e storicizzate figure che circuitano nel campo artistico, partendo dalla street art di Giorgio Bartocci, alla collettiva Borderline, ai laboratori di teatro, alla meditazione yoga, alla presentazione di libri di case editrici indipendenti. Luogo di interazione per chi ha voglia di leggere l’arte attraverso le interazioni e le sinergie.

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BORDERLINE
Linea di Confine

01/07/2017 - 01/08/2017

“BorderLine”, linea di confine. Un nuovo appuntamento con l’arte contemporanea al MaM (Museo delle Arti e dei Mestieri) della Provincia di Cosenza a Cosenza nella persona del Presidente Francesco Iacucci. Dopo la collettiva di Mater Terra2 e la personale di Giorgio Bartocci “Miniera”, giorno 1 luglio 2017 alle ore 19.00 torna di scena un importante collettiva di arte contemporanea con quattro grandi artisti, Jole Serreli, Gennaro Barci, Arianna Matta e Jara Marzulli, sotto la direzione scientifica di Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona e a cura di Marilena Morabito.
 
BorderLine, il confine è, sottolinea Marilena Morabito, letteralmente, cum-finis, ciò che separa e nel contempo unisce, ciò che ci accomuna all’altro, qualunque cosa l’altro o l’oltre sia o significhi.
Spesso solo metafora, per definire la linea oltre la quale la nostra giurisdizione e i nostri sentimenti non riescono ad arrivare, dove ogni caratteristica individuale svanisce, linea oltre la quale la vista non scorge i propri obiettivi, linea immaginaria che ci separa da popoli e civiltà, quello che separa le arti ed il sapere. Il limite, nella sua duplicità del significato, deriva da due differenti sostantivi latini, limes - limitis e limen - liminis.

Il primo assume un’accezione negativa di confine, come ad indicare una barriera per l’uomo che lo segrega in una sorta di prigionia; al contrario, il secondo acquista un valore di soglia, che è per l’uomo il passaggio, l’apertura verso nuovi orizzonti, il varcare la soglia significa passare da uno status ad un altro stato dell’essere. Esiste realmente, questa linea oltre la quale vi è un mondo asettico composto da contenitori a tenuta stagna in cui nulla viene contaminato, nulla viene influenzato e nulla può avere una lettura interpretativa diversa da quella che è stata pensata? […]
 
Il vernissage della mostra sarà alle ore 19.00 del giorno 1 luglio 2017 e rimarrà aperta al pubblico fino al 1 agosto 2017, ingresso gratuito. 
Il coordinamento è dell’associazione ACAV nella persona del presidente Stefano Milazzo e dell’artista Franco Paternostro, la mostra è a cura di Marilena Morabito, gli artisti protagonisti della collettiva sono Jole Serreli, Gennaro Barci, Arianna Matta e Jara Marzulli.
 
Inoltre grazie alla partecipazione della compagnia teatrale “La compagnia della pigna”, durante il periodo dell’esposizione sarà realizzato un laboratorio teatrale a cura della regista Francesca Manna che metterà in stretta correlazione l’Arte e il Teatro.
I partecipanti al corso teatrale potranno confrontarsi così con gli artisti di “BorderLine” e con le loro opere, al fine di produrre un testo teatrale ispirandosi alla loro arte.

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MINIERA
Giorgio Bartocci Solo Show

20/05/2017 - 20/06/2017

Inaugura sabato 20 maggio presso il MAM - Museo delle Arti e dei Mestieri di Cosenza, la mostra personale di Giorgio Bartocci dal titolo “Miniera”.

La mostra che ha aperto le porte di Altrove Gallery, lo spazio dedicato alle arti contemporanee nel centro storico di Catanzaro, arriva a Cosenza all’interno delle sale prestigiose del Museo delle Arti e dei Mestieri.

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A un anno di distanza dalla sua prima apertura al pubblico, Miniera continua a percorrere le strade calabresi per diffondere un nuovo messaggio culturale e creare connessioni con il territorio. Durante la residenza in Calabria, durata oltre un mese, l’artista Giorgio Bartocci insieme al fotografo Angelo Jaroszuk Bogasz, ha avuto il tempo di esplorare la magnificenza del patrimonio naturalistico calabrese, visitando in prima persona la traccia delle miniere scavate nel ’700 tra le impervie alture nei pressi di Vallefiorita.

La mostra presenta le opere pittoriche dell’artista su tela e legno, tra cui “Sanguinis Effusione” e “Madre Nostra”, omaggio alle opere d’arte urbana contemporanea donate al territorio, una grande installazione site-specific realizzata durante i giorni in residenza, un video documentario ideato e diretto da Angelo Jaroszuk Bogasz e il libro fotografico edito da Rubettino, prima produzione editoriale di Altrove Gallery.

 

Attraverso la metafora della miniera come universo parallelo, l’artista espone il ritratto di una modernità liquida, in cui l’individuo rappresenta il limite e allo stesso tempo il cuore di una forza comunitaria che include e unifica corpi fluidi, storie intrecciate, vite sotterranee alla ricerca di nuovi spiragli di luce, capaci di sviluppare felicità anche solo per pochi istanti. Per l’autore, la Miniera è il luogo immaginario in cui si è immerso nella forma e nella materia, come un fossile attorcigliato e immobile ad osservare una comunità sotterranea in continuo movimento, riflesso di una società che abita il sopra, dominata dall’istante, dallo spazio pubblico incivile, dall’azione che annienta l’interazione.

Mater Terra2
collettiva di Arte Contemporanea

10/03/2017 - 10/04/2017

Da venerdì 10 marzo prossimo, ore 18.30, fino al 10 aprile 2017, a Cosenza, all’interno dello spazio del Museo delle Arti e dei Mestieri (MAM), si terrà la mostra collettiva Mater Terra.

L’esposizione, nata da un progetto di Francesco Minuti, a cura di Marilena Morabito e dell’Associazione Acav, si compone delle opere dei seguenti artisti Francesco Cisco Minuti, Diego Minuti, Fiormario Cilvini, Fabrizio Trotta, Claudio Grandinetti, Massimo Maselli, Franco Paternostro, Paolo Ferraina, Franco Ferraina, Giuseppe Celi, Valeriano Trubbiani, Salvatore Pepe, Alfredo Granata, Franco Mulas e Domenico Cordi  che hanno già lasciato un segno tangibile sul territorio di appartenenza e non solo.

“Mater Terra”, simbolico rapporto fra la forza divina della vita e della morte luogo mistico dove si genera dove si produce, questa energia concettuale è alla base del progetto della collettiva per donare significato al significante in un sistema di incastri irregolari di idee e produzioni. La Madre, colei che ti concede la vita, una vita limitata a tutto ciò che ti è possibile trasportare in un ipotetico bagaglio, in un ripiegare elementi per farli stare tutti in uno spazio troppo limitato che ci vede ingordi di esperienze. La necessità di produrre arte, ancora oggi come in passato, è l’ancestrale sentimento di lasciare una parte di quello che è stato il nostro viaggio di quello che i giorni hanno scritto sul volto, sulle mani e sulla materia. L’umano sentire non lascerà alla terra il proprio trascorso ma solo il proprio corpo mentre tutte le tracce saranno sparse come ceneri in luoghi dove l’arte è stata riconosciuta. “Mater terra” è progetto, già alla seconda edizione, che presume e vuole dare origine a fecondi momenti di incontro e di interazione, attraverso una situazione espositiva in cui artisti possano dialogare con la stessa tensione esplorativa all’interno di un unico contenitore in grado di divenire contenuto e che tutto questo permetta di trasformarli in incessanti viaggiatori nelle dimensioni e nei territori dell’arte, della ricerca e dello scambio.

Nel corso della serata inaugurale è prevista la performance di danza contemporanea Indefinita Piacevolezza della Continuity Fluid Performers sulle coreografie di Angela Tiesi e su musica di Vivaldi.

L’iniziativa si avvale di prestigiosi patrocini: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Provincia di Cosenza, Comune di Cosenza, Fondazione Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona, Fondazione Rocco Guglielmo e Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Associazione CO.RE.

Giulio Talarico:
Impossibili Paesaggi in Stories and Matters

01/12/2016 - 15/01/2017

L’installazione delle opere “Impossibili Paesaggi” dell’Artista cosentino Giulio Telarico a cura di Marilena Morabito, sarà protagonista dell’evento ‘Stories and Matters’ che si svolgerà il 1 dicembre alle ore 18:00 presso lo showroom Rimadesio (Duepi Arredamenti) con sede in Via P. Mascagni 153 a Rende (Cs).

L’artista, riconoscibile nei tratti e nelle linee originali, esporrà degli elementi inediti rispetto al proprio stile artistico su tela e scegliendo volutamente di integrare l’opera artistica con il design di un’azienda riconosciuta in tutto il mondo per le sue line essenziali.
L’iniziativa rientra nella presentazione del nuovo catalogo della Rimadesio che nella stessa data verrà realizzato in tutti gli showroom monomarca d’Italia.
Rimadesio, è da sempre icona di essenzialità ed eleganza raggiunta attraverso l’utilizzo di materiali come il vetro e l’alluminio insieme alla Duepi Arredamenti ambisce a realizzare e a personalizzare lo spazio ideale in cui vivere.
Il grande amore e la complementarietà di entrambe le aziende verso il design, l’arte e le manifestazioni legate alla cultura tenderanno anche in questo caso a coniugare un sistema di apertura totale dello spazio anche all’arte contemporanea.
Creare dei sistemi di comunicazione ampliata attraverso incontri non convenzionali e concedere che gli spazi non rimangano bloccati su di un’unica funzione è la filosofia di Duepi Arredamenti e di Rimadesio che li rende realtà proiettate verso un linguaggio universale.

Francesco Gabriele:
Fuori dal Cerchio

23/06/2016 - 29/06/2016

“Fuori dal Cerchio”, la nuova personale dell’artista Francesco Gabriele a cura di Marilena Morabito e dell’Associazione ACAV, prenderà il via nella città Cosenza presso gli spazi espositivi Tecnè3 in Piazza Crispi 9 da giovedì 23 a giovedì 30 giugno 2016.

 

“Fuori dal Cerchio” di Francesco Gabriele è ribellione interiore espressa attraverso la sottomissione della materia, sfida continua con gli elementi che compongono le sue stesse opere, ambizione nello scegliere di catturare la materia in un unico corpo che allo stesso momento è sia singolo, sia molteplice. L'artista Gabriele compone con ordine quasi maniacale le proprie opere che continuano a non voler essere contenute in uno spazio bidimensionale ma pretendono di invadere lo spazio slittando dal supporto o sbocciando dallo stesso come fiori metallici che nascono da terreno apparentemente infertile. Lingue di fuoco, anime nere e pensieri leggeri sono il risultato di un pensiero trasposto nell'ultima produzione artistica dell’Artista Francesco Gabriele.

La personale dell’Artista Francesco Gabriele potrà essere goduta in stretto legame con “arti altre” tra i quali, la performance musicale del chitarrista Massimo Garritano e il suo nuovo lavoro discografico “Present” (etichetta Manitù) martedì 28 giugno. Occupate lo spazio ascoltando ed osservando senza distrazioni.

Una necessità essere fuori dal coro, fuori dagli steriotipi, fuori dalla cosiddetta normalità, “Fuori dal Cerchio”, per divenire comunicatori di nuove voci e per osservare da un’altra angolazione quello che rimane all’interno dei numerosi cerchi che ci contengono.

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Giuliano MACCA:
Ti Aspetto su altri pianeti

11/06/2016

Il MAAM di Roma, Museo dell’Altro e dell’Altrove, accoglie la performance artistica “Ti aspetto su altri pianeti”, dell’Artista Giuliano Macca che avrà luogo l’11 Giugno alle ore 17:00 al MAAM di Roma.
La performance diventa una testimonianza che annulla le distanze tra l’io e l’altro, grazie all’esigenza dell’artista di interagire con gli spettatori.
Una prova da superare.
Le sue storie diventano segni di colore e di luce sul tempo che l’artista insegue divorando ogni singola emozione.
Diventa vittima e carnefice.
Madre e nello stesso tempo padre.
Il suo lavoro diventa respiro, il segno pittorico incide sulla superfice con forza e vigore, ma nello stesso tempo la materia viene accarezzata dall’eccitamento, dalla commozione e dal ricordo di quelle attese pensate, sognate e forse vissute su altri pianeti.

L’evento è a cura del direttore del Museo Giorgio De Finis, della curatrice Marilena Morabito e del critico d’Arte Roberto Sottile ed in collaborazione con l’Associazione Acav.

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L'opera realizzata verrà donata al MAAM di Roma entrando nella collezione permanente del museo.

ALETHEIA

05/12/2015 - 05/01/2016

Collettiva d'Arte Contemporanea 

a Cura di 

Marilena Morabito.

 

Artist

Francesco Barilaro Giuseppe Barilaro Giuseppe Barilaro
Raffaele Colao Gianluigi Ferrari  Francesco Gabriele
Tyron Pironaci Antonio Schipani  

 

Museo del Presente
piazza R. Kennedy 87036 Rende (Cs)
Tel. 0984 1659233
facebook.com/museo.delpresente

L'Arte di Nutrire: Materia

L'ARTE DI NUTRIRE

"MATERIA" 

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Collettiva d'Arte Contemporanea

Mostra d'arte contemporanea organizzata all'interno dell'evento Calabria: Expo e Territori, Sapere di Cipolla, L’Arte di Nutrire.

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Dal 4 al 31 ottobre 2015, si terranno, nel suggestivo scenario del Museo Archeologico Nazionale “V. Capialbi” di Vibo Valentia, eventi legati all’archeologia, all’arte contemporanea, alla musica, al teatro e ai prodotti del territorio.

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